L’abbazia di Piona, o più esattamente, il Priorato di Piona, tipico edificio dell’arte comacina in pietra squadrata a vista, raggiungibile anche dal lago con il battello, costituisce un raro gioiello dell’architettura romanica lombarda.
Posta sulla penisola di Olgiasca, di fronte a Gravedona sulla punta estrema del ramo di Lecco, offre una splendida vista panoramica sulla costa occidenrale del Lario, oltre alla possibilità di assaporare la tranquillità e la pace di cui godono i monaci cistercensi che ancora oggi vi abitano.
Consacrata nel 1138 e intitolata alla Vergine, la prima menzione del monastero cluniacense risale al 1169 con l’intitolazione a San Nicolò.
Ai piedi dei monti Legnone e Legnoncino , sulla punta del promontorio di Olgiasca, nell’alto lago di Como, sorge il monastero benedetino di Piona.La prima fonte ci attesta che nel VII secolo d.C. in quel territorio esisteva una comunità monastica, probabilmente di impostazione eremitica. Nel chiostro dell’Abbazia di Piona si conserva il Cippo di Agrippino, che prende il nome dal vescovo di Como che nel 617 fece erigere un oratorio a santa Giustina martire. Verso la fine dell’XI secolo l’abbazia di Piona fu inserita nel movimento della riforma cluniacense che prevedeva il trasferimento dei monaci dalla casa madre Cluny alle abbazie in crisi per rivitalizzarle.Durante il restauro del 1906 è venuto alla luce l’iscrizione di un’epigrafe dalla quale si deduce che dopo l’adesione alla riforma cluniacense la chiesa fu consacrata (1138) alla Beata Vergine Maria. La chiesa è dedicata anche a san Nicola di Bari quale co-patrono, ma la data della dedicazione è incerta.
A partire dal XII secolo ci è pervenuta una documentazione che dimostra la vitalità, anche economica, dell’abbazia di Piona: nel corso del XIV secolo cominciano tuttavia ad affiorare i sintomi di una lenta decadenza dovuta al ridotto numero di monaci.
Nell’attuale Piona esistono, due edifici: l’odierna chiesa di San Nicola, costituente il vero e proprio nucleo edilizio del Priorato di Piona ed in posizione retrostante resti di una porzione di abside che possono ragionevolmente essere attribuitai all’oratorium voluto da Agrippino. Per le loro dimensioni, fanno pensare ad un edificio piccolo e raccolto, degradato col tempo e quindi distrutto, per far posto al successivo edificio dedicato a San Nicola.
L’Abbazia di Piona conobbe un lungo periodo di decadenza fino alla soppressione nel 1798. Interessanti le vicende che la riportarono all’antico splendore e che le permisero di essere oggi ancora in vita. Nel 1935 l’imprenditore Pietro Rocca acquistò l’edificio, nello stesso anno suo fratello Cesare si recò in Etiopia per la costruzione di un tratto di strada e rimase ucciso insieme alla moglie in un attentato dell’esercito etiopico. In seguito a questa disgrazia Pietro e la madre Annetta Pogliani decisero di affidare il monastero come gesto di purificazione e perdono alla Congregazione dei Cistercensi di Casamari (Frosinone).
Fu così che nel secondo anniversario dell’uccisione, nel 1938, un gruppo di monaci provenienti da Casamari riaprì le porte dell’Abbazia di Piona permettendoci ancora oggi di visitarla.
Abbazia Cistercense di S.Maria di Piona
Via Abbazia di Piona, 55
23823 Colico (LC)
Abbazia di Piona
Tel: 0341-940331
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