Ponna è un comune di 254 abitanti situato ad un’altitudine di 870 metri sul livello del mare. Nasce dall’unione di Ponna Inferiore e Ponna Superiore, avvenuta nel 1756.
La fondazione di questo paese è antichissima, come testimonia la presenza di alcuni massi erratici cupelliformi ritrovati nella zona.
Alcuni studiosi riconducono l’etimologia del nome Ponna al termine greco Peonia o Peona, alcuni invece a Epona, antica divinità della guerra ed altri ancora alla parola etrusca leponzio.
Alcuni ritrovamenti, attualmente conservati al Museo Archeologico di Como, dimostrano che il territorio era già abitato in epoca romana.
Il comune è poi passato nelle mani di diverse famiglie, tra le quali i Visconti, i Rusca, i Marliani e i Riva Andreotti.
ORIGINE DI PONNA Di origine antichissima dimostrato dal ritrovamento di pietre cupelliformi. Il nome deriva dal greco Peona o Peonia, altri lo fanno derivare da Epona, antica deità della guerra. De Witt dice invece che l’etimologia di Ponna è leponzio, quindi di origine etrusca. Il paese fu abitata in epoca romana come si rivela da una tomba scoperta a un cento metri dal campanile di Ponna Inferiore che conteneva un’olla grande di terra cotta e un’idria della stessa materia che trovansi ora nel civico Museo archeologico di Como. Dei primi tempi cristiani abbiamo un avello sepolcrale nelle fondamenta di una casa che sorge nel centro di Ponna Inferiore, avello di sarizzo pulitamente scalpellato che presenta versi la contrada uno dei suoi lati minori, su cui vedesi scolpita in rilievo una croce bizantina. Ponna fu sotto la giurisdizione del Comune di Como (sec. XII) e successivamente dei Visconti (sec. XIV) i quali lo cedettero a feudo ai Rusconi con tutta la Valle Intelvi (1416). Nel 1583 lo ebbero i Marliani e nel 1713 passò ai Riva Andreotti. I due paesi inferiore e superiore furono riuniti in un solo Comune nel 1756. Nel 1815 a Ponna Inferiore fu creato un Ginnasio molto frequentato e diretto dal parroco Giovanni Battista Barelli. Forse da questo ha origine il detto popolare, che ora ha preso senso peggiorativo, “aver studiato all’università di Ponna”. Nel 1917 inizia il risveglio di Ponna con la costruzione della carrozzabile Laino – Ponna – Buffalora – Pigra. E’ questa una zona tuttora non sfruttata, che, con il Tellero e il Buffalora, rivela panorami e zone alpine di alto interesse turistico.
Nel 1815 fu creato un Ginnasio molto frequentato e diretto dal parroco Giovanni Battista Barelli – la cosiddetta Università di Ponna. Forse da questo ha origine il detto popolare, che ora ha preso senso peggiorativo, “aver studiato all’università di Ponna”.Il parroco Barelli aveva aperto anche un “Convitto elementare e ginnasiale”: fatto notevole in tempi in cui il saper leggere e scrivere era riservato a pochi privilegiati non essendovi scuole pubbliche e iniziativa senza dubbio collegata alle attività artistiche dei maestri intelvesi, per le quali era necessario l’apprendimento del disegno e delle tecniche edili e architettoniche impartiti localmente. Il grande pittore Giulio Quaglio già alla fine del Seicento aveva organizzato a Laino una scuola di disegno e nel 1750 esisteva, sempre a Laino, una “Società di Belle Arti”, che accoglieva in una scuola regolare i giovani della valle.
Nel 1753 i parroci di “Pona Cima” e di “Pona Fondo” si prestavano gratuitamente ad insegnare ai bambini a leggere e scrivere.