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Riso Carnaroli che Passione!!!

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Riso Carnaroli in un momento dell’anno particolare e molto importante, quello della raccolta, andando a vedere di persona il lavoro nei campi e salendo sulla mietitrebbia per raccontare quanto impegno mettano gli agricoltori nel valorizzare non solo un prodotto di eccellenza, ma l’intero territorio.

Dove

Provincia di Milano dove la coltivazione del riso riveste un’importanza di assoluta rilevanza economica . Incide profondamente sugli aspetti paesaggistici, ambientali, storici e culturali del suo territorio, rendendolo unico nel suo genere e fra i più rappresentativi della pianura lombarda.
Gli agricoltori e i produttori si trovano all’interno delle aree del Parco Agricolo Sud Milano ed in parte nel Parco Lombardo Valle del Ticino. Come l’azienda agricola Cascina Resenera nel Comune di Locate Triulzi i cui campi di riso sono situati in un territorio paesaggisticamente bellissimo, nel cosiddetto “piano di campagna” intermedio rispetto al livello del Fiume Ticino.

Chi
Qui incontriamo Il Sig. Fedeli che produce Carnaroli puro  «Siamo nel periodo della raccolta – racconta Fedeli – stiamo trebbiando il riso che poi viene seccato e risposto nei magazzini in attesa di essere lavorato e confezionato. Da qui direttamente al consumatore.
Come
Vedere la raccolta è uno spettacolo dell’agricoltura, la mietitrebbia taglia le piante di riso, separa i chicchi e compie una prima setacciatura per liberare dalla paglia e dalle impurità e trasferirli nel cassone della macchina agricola. Una seconda setacciatura avviene in cascina e successivamente l’essicatura. Al cento per cento della varietà Carnaroli. Un lavoro lungo e delicato, la lavorazione dei terreni inizia a marzo per arrivare a settembre alla raccolta e tutto deve essere perfetto».
Presente e passato
A vedere facoltà e lavorazione, si percepisce una grande attenzione alla qualità e alla tradizione, in fondo non molto è mutato dai tempi delle “Mondine”. Oggi la tecnologia e la meccanizzazione aiutano e c’è indubbiamente una maggiore attenzione alla salvaguardia ambientale, ma l’agricoltura risicola non muta nelle sue caratteristiche. «
Nota finale. Nei fossi che delimitano i campi di Fedeli, saltano verdi ranocchi a testimonianza della perfetta condizione ambientale, della purezza dell’acqua e del rispetto delle biodiversità.
In cucina
Ricordiamo che in questo periodo il Carnaroli è perfetto per un risotto con la zucca, oppure con i funghi, con lo porri zafferano e pancetta croccante…
Il riso carnaroli ha un ruolo importante nei nostri menù serali dedicati alla mezza pensione.
Per questo abbiamo dato spazio al principe dei risi il riso carnaroli.

La storia

Il riso Carnaroli nasce nel 1945 a Paullo in provincia di Milano, dall’incrocio con la varietà di riso Vialone e Lencino, si tratta di un riso che appartiene alla varietà japonica con cariosside molto sviluppata.

Aspetto del riso carnaroli

Il chicco è particolarmente allungato, è di circa 7 mm. Ha un colore perlato e il suo sapore è leggermente dolce, molto resistente ed elastico. Durante la cottura, che è di circa 16-18 minuti, non scuoce e non si disgrega, ma rimane compatto. Ha una bassa tendenza a perdere amido ma una buona capacità di assorbire i liquidi durante la mantecatura. È considerato uno dei risi italiani più pregiati per via della sua eccellente tenuta di cottura. Il Carnaroli è diverso dal più comune riso Arborio per maggiore contenuto di amido, consistenza più soda e il chicco più lungo. Ideale per preparare sia risotti regionali che piatti speciali e gourmet, esaltando tutti i condimenti.

Il riso carnaroli ha 349 kcal per 100gr di prodotto, di cui 7,4gr di proteine, 78gr di carboidrati e 0,6gr di grassi.

Maggiori info.

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