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Claino con Osteno

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Claino con Osteno è un piccolo paese sul Lago di Lugano, formato da molte piccole frazioni, tra le quali sono state scelte le due maggiori, Claino e Osteno, per formare il nome. Le frazioni di Osteno, Rescia e Righeggia sono sorte in riva al lago, Barclaino, San Lucio e Claino si trovano in posizione più sopraelevata e dominano il lago con una splendida visuale della sponda dei comuni di Valsolda e Porlezza posizionati sulla sponda opposta del lago.

La storia della località Claino con Osteno inizia almeno mille anni prima di Cristo, con gli insediamenti del Caslè e poi dell’Alpe di Verna; prosegue (come per gli altri paesi della Valle) con il dominio di Como e successivamente del Ducato di Milano, e con successive infeudazioni fino al regime napoleonico; qui nel 1806 scoppiò la prima insurrezione intelvese, guidata dal parroco Bartolomeo Passerini, qui vi era pure un importante nucleo della Resistenza contro il Fascismo. I due piccoli centri che compongono il Comune Claino con Osteno vantano numerose chiese di grande rilevanza artistica, dove operarono maestri di formazione europea: la parrocchiale di S. Benedetto, 5. Ambrogio a Verna, S. Antonio ai Monti, l’Oratorio dell’Assunta, quello di S. Gaetano e soprattutto il barocco Oratorio di S. Giovanni Nepomuceno, con pala del Carloni, e la millenaria chiesa di S. Pancrazio che conserva affreschi del ‘500 e ‘600 oltre a preziosi stucchi.

A Claino con Osteno, poco lontano dalla chiesa, sorge un palazzetto quattrocentesco fortemente rimaneggiato.
Del primitivo edificio ad U, restano tracce di muratura in conci di pietra ben allineati ed alcuni portali a semicerchio ribassato monocentrico (in parte rimaneggiati), eseguiti in pietra squadrata dallo scalpellino.
Il cortile è stato ridotto ed in parte chiuso verso la strada da edifici più recenti.

A Osteno nel comune di Claino con Osteno c’è un bellissimo Orrido (di proprietà privata) ormai sconosciuto al turismo perché è chiuso da qualche decennio. Ma non è sempre stato così, verso la fine dell’800 e primi decenni del ‘900 l’Orrido di Claino con Osteno è stata una frequentata meta turistica. Da Lugano partiva un apposito battello che si fermava a Osteno, per permettere la visita organizzata dell’Orrido.
Vicino all’ingresso era sorto un edificio con funzione di crotto, nelle calde giornate estive era un gran piacere soggiornarvi in quanto l’aria che usciva dall’Orrido era particolarmente fresca. Per poter visitare l’Orrido di Claino con Osteno era necessaria una particolare barca con due “davanti”, infatti, lo stretto corridoio di ingresso, sagomato da pareti altissime di roccia rendeva impossibile invertire il senso di marcia della barca.
Durante la visita dell’Orrido si raggiungeva una sala detta “del trono” in cui è situato un enorme masso sul quale si infrangono in cascata le acque del Telo e del Lirone.
In questa sala, d’estate verso mezzoggiorno, era bello vedere la luce del sole che filtrava attraverso la cascata per scomporsi nei colori dell’arcobaleno.
L’entrata per l’Orrido è all’ingresso di Claino con Osteno, passato il ponte sul Telo sulla sinistra.

L’Orrido di Claino con Osteno fu reso celebre dallo scrittore Antonio Fogazzaro che lo descrisse nel suo romanzo “Malombra”. Da questo romanzo nel 1940 fu tratto un film dal regista Mario Soldati il quale girò alcune scene nell’Orrido. Anche il premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello nomina l’orrido di Osteno nella poesia “Lago di Lugano”. c’è un bellissimo Orrido (di proprietà privata) ormai sconosciuto al turismo perché è chiuso da qualche decennio. Ma non è sempre stato così, verso la fine dell’800 e primi decenni del ‘900 l’Orrido è stata una frequentata meta turistica. Da Lugano partiva un apposito battello che si fermava a Osteno, per permettere la visita organizzata dell’Orrido.
Vicino all’ingresso era sorto un edificio con funzione di crotto, nelle calde giornate estive era un gran piacere soggiornarvi in quanto l’aria che usciva dall’Orrido era particolarmente fresca. Per poter visitare l’Orrido era necessaria una particolare barca con due “davanti”, infatti, lo stretto corridoio di ingresso, sagomato da pareti altissime di roccia rendeva impossibile invertire il senso di marcia della barca.
Durante la visita dell’Orrido si raggiungeva una sala detta “del trono” in cui è situato un enorme masso sul quale si infrangono in cascata le acque del Telo e del Lirone.
In questa sala, d’estate verso mezzoggiorno, era bello vedere la luce del sole che filtrava attraverso la cascata per scomporsi nei colori dell’arcobaleno.
L’entrata per l’Orrido è all’ingresso del paese, passato il ponte sul Telo sulla sinistra. A Claino con Osteno nella frazione di Barclaino sorge la chiesa dedicata a S.Maria delle grazie, nominata nel 1570.
La faciata reca decorazioni otto-novecentesche.
Contiene stucchi ed affreschi del XVII e XVIII secolo.

Le Grotte di Rescia a Claino con Osteno, queste grotte naturali sono formate da tufo depositato, per azione secolare, dalle acque sorgive calcaree ivi scorrenti contenenti in soluzione bicarbonato di calcio. Questo composto trasformandosi in carbonato di calcio, e come tale essendo insolubile all’acqua, viene a deporsi sulle sostanze colle quali si trova in contatto.
Nelle grotte si manifesta un continuo stillicidio di tali acque calcaree per modo che il visitatore può osservare il processo di formazione delle stallattiti.
Le grotte vennero illuminate a luce elettrica per renderne più facile ed interessante la visita.
Da una apertura naturale esistente in una delle grotte si gode la vista della Cascata del Torrente di santa Giulia.