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Musei della Val d’Intelvi

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Musei della Val d’Intelvi

La presenza di piccoli musei in valle è considerevole. Infatti se ne contano più di dieci sul territorio Intelvese. Qui di seguito ne menzioniamo i più visitati ed importanti. Con i contatti che vi potranno aiutare per organizzare le vostre visite ai musei.

Museo dello Stucco e della Scagliola Intelvese di Cerano Intelvi

Per iniziare a Cerano d’intelvi potrete visitare il piccolo  “Museo dello Stucco e della Scagliola Intelvese“. Situato in un’ala del Palazzo Perlasca-Pinchetti. Un piccolo museo che documenta la storia della tradizionale lavorazione dello stucco per creare decorazioni religiose. In primis i tradizionali “paliotti in scagliola intelvese”,rivestimenti decorativi posti nella parte frontale dell’altare. Certo è che questo museo è l’unico al mondo che mantiene, raccoglie e divulga gli studi sugli stucchi e sulla scagliola. Via Garibaldi, 1 – 22020 Cerano d’Intelvi (CO)  email: [email protected]

Museo d’Arte Sacra di Scaria

Tra i musei della Val d’Intelvi più interessanti troviamo il “Museo d’Arte Sacra” di Scaria. Riaperto al pubblico da un po’ di tempo, dopo un restauro durato circa 15 anni. Il museo, articolato su due piani, raccoglie all’interno diverse testimonianze di dipinti, stampe, opere d’arte, di oreficeria e sculture che provengono da tutta la valle. Tra le opere di maggiore importanza, potrete ammirare, la croce “antelamica” del XII secolo. Inoltre le statue di Ercole Ferrata , ma anche i ritratti di Carlo Innocenzo Carloni e il grande apparato per le Quarantore detto “Paradisino“. Piazza Carloni – 22024 – Lanzo Intelvi, fraz. Scaria Tel. 031840241 parrocchia – cell. 3407118599 Web: http://www.museodiscaria.it

Museo Intelvese dei Fossili di Scaria

Altro museo tra i musei della Valle d’Intelvi è il “Museo Intelvese dei Fossili”. Situato a Scaria. Un’esposizione di reperti fossili per scoprire caratteristiche e stili di vita degli esseri viventi che hanno popolato la valle in epoca preistorica. All’interno del museo troverete importanti esemplari rinvenuti nei monti intelvesi e nelle zone circostanti. Come le Conifere giganti della Val Sanagra, o i rettili del golfo della Tetide di Besano. Ancora gli squali e i crostacei giurassici ritrovati ad Osteno d’Intelvi, come il grandioso esemplare di Ostenocaris cypriformis. Ancora le foglie fossili di Rè e i Predatori glaciali del Monte Generoso. Per informazioni o richieste rivolgersi all’ufficio turistico di Lanzo al numero 333/6337116 oppure scrivere sulla pagina Facebook “Museo Intelvese dei Fossili”. Piazza Carloni 1 22024 Lanzo d’Intelvi località Scaria (CO)

Museo del latte di Cerano d’Intelvi

Se invece siete interessati alle tradizioni, non potete perdervi il “Museo del latte”, realizzato nella latteria di Cerano. Toverete strumenti che erano appartenuti alle latterie della valle. Come conghe, fascere, brentel, zangole e un tradizionale paiolo in rame a forma di  campana rovesciata che veniva usato per mischiare il latte vaccino con quello di capra chiamata culdera. In più è possibile assistere ad un filmato risalente agli inizi degli anni ’80 con abitanti del luogo che raccontano aneddoti sui propri mestieri. In una parte del museo sono anche presenti oggetti di vita quotidiana usati nel secolo scorso. Telefono 031817110 Via Monte S.Zeno – Cerano Intelvi.

Museo Etnografico e della Civiltà Contadina di Casasco

Non meno importante tra i Musei della Val d’Intelvi troviamo il “Museo Etnografico e della Civiltà Contadina” di Casasco Intelvi. Situato vicino a piazza Paneè, è allestito all’interno di un suggestivo rustico. Qui si cerca di conservare e tramandare il patrimonio culturale della civiltà contadina della Valle di Intelvi. Tramite oggetti, suddivisi a seconda dell’attività a cui erano destinati, che testimoniano le varie attività del periodo. Agricoltura, allevamento, caseificazione, attività artigianali e vita domestica. INFO E PRENOTAZIONI: http://www.museodicasasco.it/ E-mail – [email protected]

Il Piccolo Museo della Guardia di Finanza e del Contrabbando di Erbonne

Inaugurato nel 2002, Il Piccolo Museo della Guardia di Finanza e del Contrabbando di Erbonne. Rappresenta ancora oggi una preziosa testimonianza di una delle realtà più frequenti del periodo di guerra: il contrabbando.
Erbonne al confine con la Svizzera, rappresentava in tempo di guerra una meta strategica sia per le fughe sia per, appunto, il traffico clandestino di beni.
Il museo è stato denominato “Burlanda e Sfrusaduu”. Dal dialetto locale i finanzieri e i contrabbandieri, e rappresenta un esemplare unico nel suo genere. Infatti, date le sue dimensioni estremamente ridotte (16 metri quadrati) è visitabile solo dall’esterno. Il museo è visitabile su richiesta: contattare il sig. Stefano Agnese dell’Associazione Nazionale Finanzieri Italiani – Sezione Alceo Salvini – tel. 333 23 84 179

La Casa delle Bambole” di Ponna

Altro Museo privato che merita una visita “La Casa delle Bambole” di Ponna. Museo privato di una appassionata collezionista del piccolo comune di Ponna, Emma Bolla, che propone al pubblico la sua collezione. In questo nuovo museo – la frazione è Ponna Superiore – che arricchisce l’offerta culturale e turistica. Bambole amorevolmente collezionate da tutti i continenti. Nel museo ci sono bambole dal Canada, dal Perù, dalla Romania, e anche dall’Estremo Oriente. In tutto sono oltre trecento, e realizzate nei materiali più vari. Alcune con accessori che animano vere e proprie installazioni-giocattolo. Il museo della signora Bolla è nello stesso antico edificio di Ponna che ospita un’altra collezione privata aperta su prenotazione. Il “Museo della casa contadina”.Via Vittorio Veneto 21-email:[email protected].

Il Museo Piero Gaulì a Ramponio-Verna

Per continuare vi è anche Il Museo Piero Gaulì a Ramponio-Verna -Alta Valle Intelvi. Inaugurato nel 2003, conserva le opere donate da Piero Gàuli, tra i maggiori artisti contemporanei, all’ex comune di Ramponio Verna. Degni di particolare attenzione sono soprattutto i dipinti del ciclo Re Fame che si ispirano al dramma di L.N. Andreev. Il museo e il suo porticato ospitano anche splendide ceramiche del periodo umbro romano, affreschi e tavole del maestro. Apertura: mese di Agosto. Visitabile anche in altri periodi su prenotazione a: e-mail: [email protected]     Sig. Spinelli – cell. 333 8403791-Sig.ra Donata Volpi – cell. 339 4298692

Museo a cielo aperto L’nvasione degli asini a Dizzasco

Inoltre, uno dei Musei della Val d’Intelvi degno di nota è anche il museo a cielo aperto “dell’invasione degli asini” a Dizzasco. A partire dal 2011 una tradizione popolare ha iniziato a fondersi nell’arte, donando al paese l’aspetto di un vero e proprio museo a cielo aperto grazie a tutte le installazioni artistiche permanenti situate in luoghi ben visibili e fruibili a tutti.
Senza ombra di dubbio quindi il paese merita una passeggiata tra le sue vie impregnate di storia e arte allo stesso tempo. ASSOCIAZIONE AMICI DI DIZZASCO E MURONICO      email: [email protected] Dizzasco

 

Museo a cielo aperto il Sentiero delle Espressioni

Per finire, gli artisti dell’Associazione la M.A.S.C.H.E.R.A. con il loro lavoro hanno dato vita a numerose sculture dagli aspetti più disparati. Nel 2014, essi decidono di dar vita al Sentiero  e cosi inizia a prendere vita la rappresentazione delle “Espressioni” (da qui il nome attribuitogli) . Ogni anno stabiliscono un nuovo tema al quale gli artisti devono ispirarsi. Nel 2015 con il tema “Expo”. Successivamente nel 2016 con il “Contrabbando romantico”. Continuando nel 2017 con i “Miti e leggende della montagna”. Prosegue nel 2018  sulle “Orme della Grande Guerra” . Infine nel 2019 con “Le radici del Sentiero, arte per le vie del Borgo“. Per una visita all’interno è necessario contattare l’Associazione la M.A.S.C.H.E.R.A. al seguente indirizzo e-mail: [email protected]

 

Speriamo di avervi aiutato con questa lista dei Musei della Val d’Intelvi, ad una più semplice organizzazione delle vostre visite.

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